A sedici anni ho lasciato la Corsica per trasferirmi a Milano.
Non ci sono più tornata per tredici anni, un motivo esatto forse non c'è, semplicemente è successo, e in quel lungo periodo il mio unico pensiero è stato poterla riabbracciare.
Un pensiero che in quegli anni ha finito per diventare un vero chiodo fisso nella mia mente da ragazzina, e poi da giovane donna.
Sono molti anni oramai che torno regolarmente in Corsica. Avevo ventott'anni al primo rientro.
Quest'anno però, trent'anni dopo la mia partenza e con un po' di consapevolezza in più, ho preso per mano la ragazzina di sedici anni e con molta amorevolezza, in un vero viaggio riparatore, l'ho portata a riabbracciare la sua isola.
Lei con l'isola ci ha proprio voluto fare l'amore, e fondersi totalmente.
La Corsica ce l’ho cucita addosso, la sento sotto pelle.
Appartenenza, legame, eredità, radici.
Una senso profondo di reciprocità in cui scompaiono i confini fisici tra il corpo e il territorio.
Io sono parte dell'isola e l'isola è parte di me.
Esplorazione che ho voluto compiere attraverso queste immagini realizzate nell'arco di una settimana in totale solitudine e fusione con il territorio.